ELETTROSHOCK

 2013

 

Autoproduzione

Elettroshock è forse il progetto più ambizioso e innovativo di Massimiliano Adami, un designer che da sempre crea oggetti la cui forza espressiva è intrinsecamente determinata dal processo di produzione.

 

Se nelle sue opere precedenti, da “Fossili Moderni” a “Cheap Murano”, Adami recuperava i più svariati ed eterogenei oggetti della nostra quotidianità post-moderna per farli rinascere sorprendentemente nobilitati sotto forma di pezzi da collezione, con Elettroshock il designer ingaggia un dialogo profondo con la plastica nella sua forma primaria.

 

Una massa di polvere termoplastica, impalpabile e amorfa nel suo stato di materia per utilizzo industriale, si fonde e si aggrega selettivamente intorno a un’anima metallica nuda opportunamente scaldata dal controllato passaggio di corrente elettrica.

 

Questo è Elettroshock, un processo innovativo che dà vita ad oggetti sorprendenti, archetipi monolitici di una nuova generazione di complementi d’arredo: sedie, tavoli, lampade le cui linee sono dettate da ragioni produttive e strutturali al contempo.

La ricerca che ha portato Adami a mettere a punto il processo è stata metodica e instancabile.

 

A partire dalla prima intuizione sulla semplicità di fusione della polvere di polietilene, il designer ha iniziato a sperimentare la tecnica su scala ridotta, realizzando piccoli modelli di oggetti a partire da sagome di sottile filo metallico attraversate da corrente a bassa tensione.

 

Il successo di questi primi esperimenti, raggiunto attraverso numerose iterazioni e progressivi affinamenti dei parametri in gioco (granulometria della polvere, spessore del filo, configurazione tridimensionale della sagoma, tensione della corrente, tempo di fusione), ha incoraggiato il designer ad attrezzarsi per poter creare oggetti in scala reale.

 

Dopo aver progettato e realizzato ad hoc un trasformatore capace di alimentare conduttori di diametro più elevato, Adami è riuscito a risolvere brillantemente la criticità principale del processo di produzione: come dare forma all’anima metallica e mantenerla costante dall’inizio al termine della fusione.

 

La soluzione individuata è una vera e propria “invenzione nell’invenzione” che il designer preferisce, per ora, mantenere segreta.

 

Grazie ad essa la laboriosa e incerta fase di preparazione diventa semplice e sicura, aprendo al contempo innumerevoli potenzialità espressive.

Ad oggi la collezione è composta dai prototipi di sedie, tavolini e lampade, tutti caratterizzati da un’estetica forte, inconfondibilmente iconica, sketch tridimensionali cristallizzati nello spazio, ruvidi al tatto nella loro imperturbabile natura apparentemente non finita.

 

Se sedie e tavolini sorprendono per l’inattesa solidità strutturale che ne consente un efficace utilizzo pratico, è nelle lampade che Elettroshock trova la sua applicazione più autentica ed esemplare.

 

L’anima metallica utilizzata per fondere la plastica ritrova nell’oggetto finito la propria funzione originaria, diventando il conduttore elettrico che alimenta la sorgente luminosa di sculture di luce in cui si riconosce il gesto sicuro di Adami.

MILANO 2017

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